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A seguito di un intervento trainante, Il Superbonus 110% permette l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo a titolo gratuito. Vediamo come funziona, quali vantaggi comporta e come scegliere il sistema più adatto alle nostre esigenze.

Cos’è un impianto fotovoltaico con accumulo?

Facciamo subito una distinzione per chi fosse totalmente digiuno sull’argomento: nell’ambito dell’energia solare esistono due diverse tecnologie, conosciute come fotovoltaico e solare termico.  Il primo sfrutta l’irraggiamento solare per produrre energia elettrica; il secondo produce acqua calda sanitaria (quella utilizzata per lavare e lavarsi) e acqua destinata a scaldare l’edificio. In questo articolo ci concentreremo sulla prima tipologia di impianti.

Un impianto fotovoltaico, anche detto impianto di generazione di energia solare, si compone di una serie di pannelli o moduli di colore scuro, in silicio e vetro, a loro volta formati da celle simili a piastrelle. In ogni pannello possiamo trovare dalle 30 alle 100 celle, con potenza di picco complessiva di 200-300 watt.

Considerando che una famiglia media di 4 persone necessita di una potenza di picco di circa 3 kW, l’installazione di 10-15 pannelli sarà sufficiente a coprire le necessità energetiche casalinghe.

Il campo fotovoltaico, ovvero l’insieme dei pannelli, converte l’irraggiamento solare in energia elettrica, più precisamente, in corrente elettrica continua; sarà compito di un altro elemento, detto inverter , trasformarla in corrente alternata (normalmente utilizzata a livello domestico e industriale).

Questo, per sommi capi, è il funzionamento di tutti gli impianti. A questo punto possiamo introdurre la distinzione tra impianto fotovoltaico e impianto con accumulo.

Un semplice impianto fotovoltaico opera una ridistribuzione intelligente dell’energia, direzionandola, secondo necessità, alle utenze domestiche o alla rete elettrica. In nessun caso l’energia può venire accumulata e utilizzata successivamente: durante la notte, quando l’impianto è spento, sarà necessario ricorrere alla rete elettrica. Un apposito contatore misurerà il quantitativo di energia immessa e assorbita dalla rete.

Gli impianti fotovoltaici dotati di batterie di accumulo, invece, sono capaci di immagazzinare l’energia prodotta e ridistribuirla quando i pannelli sono inattivi o in mancanza di luce solare.

Contrariamente a quanto accada in un normale impianto fotovoltaico, il dispositivo di accumulo permette di immagazzinare energia e utilizzarla in un momento diverso da quello di produzione.

La sera, quando l’impianto non è in funzione, l’accumulatore fornisce direttamente alle utenze casalinghe l’energia necessaria, senza che si debba ricorrere a prelievi dalla rete elettrica. I sistemi di accumulo possono essere integrati a impianti fotovoltaici preesistenti, con una notevole riduzione degli sprechi interni al sistema.

Scegliere il giusto impianto fotovoltaico

Entriamo nel dettaglio e capiamo se l’impianto fotovoltaico fa per noi.

Nelle valutazioni, dovremo tenere conto di tre fattori principali:

  • le nostre necessità in termini di consumi energetici;
  • il nostro stile di vita;
  • l’esposizione solare.

Prima di optare per un impianto fotovoltaico, è necessario analizzare nel dettaglio il nostro stile di vita, per capire se i nostri picchi di richiesta energetica coincidano con i momenti di massima produzione dell’impianto. In questo modo minimizzeremo il ricorso alla rete elettrica.

Se la lettura del contatore evidenzia consumi notturni maggiori di quelli diurni, consigliamo di optare per un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, capace di  garantire maggiore indipendenza. In questo modo, facendo attenzione ai propri consumi e alle proprie abitudini, si potrà arrivare ad azzerare i costi energetici in bolletta.

Ricordiamo che l’impianto fotovoltaico è consigliato per consumi pari a 2.500 KWh annui, corrispondenti alle necessità di una famiglia di 4 persone.

Il mio tetto andrà bene?

La prima cosa da valutare per l’installazione di un impianto fotovoltaico è la buona esposizione. Ininfluente invece, la collocazione geografica (nord, sud o centro Italia) così come la forma del tetto, che può essere obliquo o piatto. Anche in caso di condominio, previa approvazione dell’assemblea, sarà possibile per il singolo condòmino installare un impianto fotovoltaico destinato a servire il singolo appartamento (legge n. 220 dell’11/12/2012).

Impianto fotovoltaico e Superbonus 110%

Il Superbonus 110% prevede lo sgravio fiscale per l’installazione di impianti fotovoltaici con e senza sistema di accumulo, così come per l’integrazione di batterie d’accumulo su impianti già esistenti. Tutti questi interventi sono configurati come trainati, ovvero possibili solo a seguito di un intervento trainante .

Il limite di spesa ammissibile per l’installazione dei pannelli è di 48mila euro (nello specifico, entro i 2.400 kW di potenza nominale per ogni singola unità immobiliare). L’installazione di sistemi di accumulo integrati prevede invece un limite di spesa di 1.000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico

Grazie anche agli incentivi governativi, non sarà difficile, in un prossimo futuro, osservare un aumento esponenziale di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre città.

I vantaggi, d’altronde, sono innumerevoli:

  • riduce le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente;
  • grazie alla produzione di energia autonoma, riduce drasticamente i costi in bolletta;
  • produce guadagni. Il surplus di energia prodotta e ceduta alla rete ha un valore economico;
  • aumenta il valore dell’immobile;
  • permette diverse agevolazioni fiscali, tra cui, il Superbonus 110%, Ecobonus, 50% di detrazione fiscale IRPEF con formula di cessione del credito.