Skip to main content

Lo Xeriscaping permette di progettare splendidi paesaggi e giardini riducendo al minimo le necessità di irrigazione. Scopriamo di più in questo articolo.

Cos’è lo Xeriscaping

Il termine Xeriscaping unisce la parola greca “Xerox”, asciutto, e “landscaping”.  Si riferisce ad una corrente di progettazione attenta al consumo d’acqua e alla sostenibilità, nata per sopperire alle necessità delle zone più aride degli Stati Uniti.

I paesaggi xeriscaped hanno bisogno di poca o nessuna irrigazione. Sono progettati per essere resilienti e sfruttare l’acqua naturalmente presente nell’ambiente, con una selezione di vegetazione adatta alle condizioni climatiche autoctone.

Nello xeriscaping i tappeti erbosi sono sostituiti da pacciamatura, terra, rocce, pianti e arbusti resistenti alla siccità.

Oltre all’uso di piante xerofite, nello xeriscaping diventa fondamentale l’adozione di tecniche derivate dall’agricoltura di precisione. Dai gocciolatori puntuali alla sub–irrigazione, passando per tutti quei device intelligenti capaci di portare l’acqua esclusivamente dove serve e quando serve.

I Vantaggi 

Con un giardino così concepito si possono drasticamente ridurre i consumi idrici, fino a un – 75%. Gli studi effettuati a Novato, in California, hanno dimostrato che l’adozione dello xeriscaping ha portato al risparmio di ben 120 litri d’acqua giornalieri per ogni abitazione.

Non dobbiamo poi trascurare un altro fattore fondamentale: lo xeriscaping prevede una progettazione estremamente ragionata, che tiene conto di ogni fase di vita del giardino e limita al minimo gli interventi manutentivi. I costi, anche in questo caso, sono estremamente ridotti.

Adottare i principi dello Xeriscaping

Se state leggendo questo articolo, probabilmente trovate l’idea di uno spazio verde curato e a basso costo estremamente allettante.

Vediamo quindi cosa possiamo fare per trasformare i nostri giardini in spazi xeriscaping. 

1) Le piante e la loro disposizione.

Per prima cosa dovremo documentarci, cercando di individuare le specie vegetali autoctone che meglio si adattano a condizioni di siccità. Di solito queste piante hanno foglie piccole e spesse, di colore grigio o argenteo. È importante valutare anche la dimensione che la pianta avrà da adulta, per limitare al minimo gli interventi di potatura.

In secondo luogo dovremo esaminare lo spazio verde a nostra disposizione: quali aree sono esposte a sud? Quali ricevono più sole durante la giornata? Quali saranno le aree funzionali del giardino?

Questo esame ci permetterà di distribuire la vegetazione in maniera più ragionata, raggruppando le piante con necessità idriche simili e circoscrivendo a piccole aree di facile manutenzione le porzioni in cui vogliamo mantenere il prato. Il nostro consiglio è quello di utilizzare le piante più resilienti per i terreni esposti a sud e piante adatti a terreni umidi per le aree rivolte a nord o collocate in zone scoscese. Per le aree mantenute a prato, optate per le graminacee, più resistenti alla siccità.

Alberi e arbusti non avranno solo un valore estetico, ma funzionale: riducendo l’evaporazione bloccando il vento, aiuteranno a mantenere il terreno umido e a isolare termicamente gli edifici adiacenti. 

2) Terreno e irrigazione.

Si tratta di un aspetto leggermente più tecnico di quelli esposti fino ad ora, ma imprescindibile: prima di dare inizio ai nostri lavori, dovremo pensare a migliorare il suolo, affinché dreni e immagazzini rapidamente l’acqua. 

Un buon progetto di xeriscaping prevede sempre dei canali di drenaggio in grado di uniformare la distribuzione d’acqua irrigata o piovana. Fate attenzione, in caso di pioggia, a come si muove l’acqua sul terreno e compensate di conseguenza. Non escludete, infine, la possibilità di ricorrere a dei terrazzamenti, in grado di creare interesse visivo e limitare l’erosione del suolo dovuta alle piogge.